Gli ultimi giorni sono stati davvero intensi. Sono nuovamente a casa, ma non me ne preoccupo (per ora), colloqui sempre più lunghi, di cui gran parte dei quali sostenuti in inglese (e va bene, non mi crea problema...).
Il senso del titolo? Qual è?
Questa mattina mi ha chiamato Barby ed era proprio da un po' di tempo che non ci sentivamo. Mi sembra quasi strano che si sia trasferita, che non viva più nel "freddo nord": e quindi, mi chiedo, ma le cose non potevano andar diversamente? Perchè le nostre strade hanno preso questo corso e le nostre vite si sono indirizzate in questo modo, e non in un altro. Chi lo ha deciso?
Ieri pomeriggio, io e la Susy andiamo a trovare Angela e Gianluca nella loro nuova casa: molto carina, anche con giardino, vuota ma già accogliente, con un bagno fenomenale... c'è anche la jacuzzi, insomma... pochi anni fa, di questi tempi, non ci pensavamo e forse, neanche eravamo coscienti che un giorno avremmo potuto trascorrere realmente una giornata come quella di ieri.
Sì, insomma, ricordate il caro e vecchio Robinson Crusoe? Il caro marinaio di York (città notoriamente non affacciata sul mare, ndr.) prima di finire sull'isola deserta, dove avrebbe incontrato Friday/Venerdì, aveva già fatto naufragio e tornato in Inghilterra aveva avuto chiari ed evidenti segni di non imbarcarsi nuovamente e risfidare la sorte. Ma il nostro astuto Robinson decise di non accettare i "consigli" paterni, di sfidarne l'autorità e di fare di testa sua. Per la mentalità puritana del Settecento, significava trasgredire e disobbedire a Dio, dato che il father inglese ne era la rappresentazione secolare in terra. E quindi, il secondo e ben più grave naufragio se l'era volutamente cercato, sfidando sorte e destino.
E per restare sullo stesso filone, se Franz Robinson (ricordate le disavventure della Famiglia Robinson, in viaggio da Berna fino a Melbourne nell'anime giapponese?) avesse deciso di restare in Europa e andare a studiare violino a Vienna e di non seguire il resto della famiglia in Australia, si sarebbe inzuppato i piedi e rischiato di annegare nei mari del Sud? O avrebbe potuto scivolare lungo il Danubio in una pausa tra gli studi di musica classica?
Lost: caso emblematico. Se tutti i passeggeri non avessero preso quel volo per LA quel giorno, cosa sarebbe successo? Non dico oltre perchè chi ancora non ha visto l'ultima puntata della seconda serie potrebbe non gradire, ma sembra quasi che il caso non esista. Che tutto era già stato prestabilito...
Dicevano bene i Latini? Ognuno è artefice della propria sorte?
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1 commento:
Grazie tesorino, avevo proprio bisogno di te...e di Catullo!Mi sento tanto confusa, vorrei solo chiudere gli occhi e non sentire più niente...cmq figo il tuo nuovo blog!
Un bacione. Ti voglio bene.
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