Venerdì 3 novembre ero a Berna. Salgo sul treno a Milano alle 10:21 e dopo solo quattro ore eccomi nel cuore della capitale elvetica.
Prima impressione: stazione grande, affollata ma ordinata, vendono i brezl caldi a soli 2 franchi, esco e c'è il sole... a novembre? In Svizzera?
Ne approfitto e inizio a girare per il centro della città vecchia, patrimonio dell'UNESCO, dato che alle 15:45 avrei avuto appuntamento con mio cugino Pasqui sotto alla torre dell'orologio.
Vado verso il Parlamento (che è ovviamente coperto dalle impalcature...) e poi in direzione del ponte, da dove si può godere di una vista davvero piacevole su Berna.
Appuntamento allo Zytglogge: avranno pensato fossi un terrorista perchè, con gli occhiali da sole, coperto e bardato (perchè nonostante il sole a Berna c'era vento e all'ombra la temperatura crollava) continuavo a girare intorno alla costruzione per incontrare Pasqui: eccoci quindi pronti per continuare il tour della città schivando le frotte di sorridenti turisti giapponesi (anche qui) con le loro macchine fotografiche.
Il centro di Berna è davvero piacevole: si gira a piedi, tra edifici medievali, chiesette, torri e una lunga fila interminabile di Arkaden, i portici sotto cui si trovano tutti i negozi, i locali, le cioccolaterie della città. Girato l'angolo, appare in tutta la sua possenza la Cattedrale di Berna, con la sua torre alta 100 metri, la più elevata di tutta la Svizzera.
E infine, a Berna, cosa non poteva mancare? Una visita alla Fossa degli Orsi (Bärengraben), poco fuori dalla città vecchia, oltre il fiume Aare: gli orsi bruni, da secoli simbolo di Berna, vivono nelle due fosse e si lasciano ammirare e fotografare indefessi e indolenti dai turisti. Chissà cosa pensano gli orsi vedendo tutti i turisti che si affannano per fotografarli, che ridono a un loro minimo cenno? Chi sono quelli buffi?
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1 commento:
Povero orsetto! seduto così fa tenerezza, ma forse ispira più che altro compassione: non sarà mica una vita da orso, quella? buttato in una buca a guardare decine di persone ogni giorno che gli fanno foto... mah!
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