16.11.06

MI TRASFERISCO

Da oggi mi troverete su questo indirizzo

http://decameron.blog.kataweb.it

Ochamegami Kolo Kolo Polon ポロン

Questa mattina la mia cara amica Barbara mi ha risvegliato un dubbio latente. Possibile che i cartoni animati giapponesi degli Anni '80 nascondessero un numero impressionante di doppi sensi e che, nonostante le sempre più vivaci censure della TV italica, non fossero adatti per un pubblico di piccoli infanti innocenti?

I cartoni animati trasmessi in Italia negli anni '80, infatti, non erano tutti destinati a un pubblico di bambini: molti sono adattamenti di shojo manga, (come Lady Oscar o Georgie) e quindi rivolti a un target di 16-17enni, tendenzialmente femminile.

Ma Pollon? Indiscusso il suo valore didattico (quanti hanno imparato qualche nozione di mitologia greca grazie a questo cartone animato?), ma alcuni elementi restano un mistero? Di chi è figlia ufficialmente Pollon? Trattasi di dea o semi-dea? Qual è la composizione chimaca della polverina della felicità che Pollon getta in aria nei momenti di sconforto? Una mera panacea made in Japan?

Intanto, gustiamoci la versione originale della sigla di Pollon, che in Giappone si chiama ポロン :

Cosa resterà degli anni '80?

Così si chiedeva Raf in una memorabile canzone del 1989: bastava aspettare poco più di quindici anni per scoprire che, degli anni '80, è rimasto tutto. Caduti i muri, svanito lo spettro del socialismo reale, esaurita la fobia della Guerra Fredda, scopriamo oggi che un nuovo muro è in costruzione lungo il confine tra Israele e Palestina, aleggia lo spettro del terrorismo internazionale e in Asia si corre al riarmo atomico.

Ma anche tra le quattro mura domestiche, i furoreggianti Ottanta non sono finiti. Basta accendere il televisore e si viene invasi da programmi e show i cui protagonisti, imbellettati e stirati, sono gli stessi identici che vent'anni fa la facevano da padrone sui teleschermi nostrani. Con qualche piccolo accorgimento.

Ieri sera, Rai2 trasmetteva il galà de L'Isola dei Famosi - Tutti a Casa, ma io l'avrei ribattezzato meglio come
Den Harrow Show

Accanto a Marina Occhiena, invitata a cantare uno dei successi dei Ricchi e Poveri, con annessa imitazione dei suddetti, spiccava lui: un Den Harrow redivivo, milanesissimo, palestrato e così dispettoso da farmi venire in mente solo l'ex ministro Tremonti. Anche se era fenomenale e sempre un grande showman, mi piace ricordarlo quando, con il suo look very 80es, inseguiva la sua Foxy Lady...



Le petit prince

Queste sono alcune delle frasi più significative di un piccolo grande libro di Antoine de Saint-Exupéry:


E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.



Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e a inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti.



Guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perchè ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle... Tutte saranno tue amiche.


Eccole in francese, per apprezzarle al meglio:

Et tu n'as pas besoin de moi non plus. Je ne suis pour toi qu'un renard semblable à cent mille renards. Mais, si tu m'apprivoises, nous aurons besoin l'un de l'autre. Tu seras pour moi unique au monde. Je serai pour toi unique au monde...

Si tu viens, par example, à quatre heures de l'après-midi, dès trois heures je commencerai d'être heureux. Plus l'heure avancera, plus je me sentirai heureux. A quatre heures, déjà, je m'agiterai et m'inquiéterai: je découvrirai le prix du bonheur! Mais si tu viens n'importe quand, je ne saurai jamais à quelle heure m'habiller le cœur... Il faut des rites.

Tu regarderas, la nuit, les étoiles. C'est trop petit chez moi pour que je te montre où se trouve la mienne. C'est mieux comme ça. Mon étoile, ça sera pour toi une des étoiles. Alors, toutes les étoiles, tu aimeras les regarder... Elles seront toutes tes amies.

14.11.06

Gridare amore dal centro del mondo

fumetti giapponesi



Oggi ho acquistato e letto un graphic novel giapponese, davvero molto bello. Lo consiglio vivamente...

Gridare amore dal centro del mondo
storia di Katayama Kyōichi, disegni di Kazumi Kazui.



Ho conosciuto Aki e l'ho perduta.
Lei è rimasta al mio fianco e ha continuato a chiamarmi.
Ma perchè me ne rendessi conto, c'è voluto un po' di tempo.

Così inizia Gridare amore dal centro del mondo (in giapp. Sekai no Chūshin de, Ai wo Sakebu). Sakutaro sta andando in Australia portando con sè le ceneri di Aki, morta di leucemia a soli 17 anni. Nella terra che Aki ha sempre sognato, Saku-chan getterà le sue ceneri come gesto estremo d'amore. Il romanzo esplora, pagina dopo pagina, i ricordi di Sakutaro e del suo intenso e doloroso legame con Aki, fino all'epilogo finale.

13.11.06

Ma che farà sempre al computer, questo mio piccolo genio?

Dopo la laurea umanistica mi sono reso conto che senza conoscenze sempre più solide di informatica, del web, basi di programmazione e di comunicazione non sarei andato molto avanti in questo mondo così competitivo...

Come me, tanti altri giovani che, sempre più affascinati dalle innumerevoli potenzialità dei nuovi media, trascorrono sempre più tempo davanti lo schermo. Neologismi come blog, post, chattare, linkare e così via si sono imposti nel nostro vocabolario: le trasformazioni della società e, in senso macro, di una cultura, si possono misurare anche e soprattutto osservando come la lingua d'uso quotidiano si evolve e verso quale direzione. La nostra è ovviamente quella del web, dell'informatica, dei computer. Non solo più macchinari, ma tecnologia al servizio delle parole e della creatività di milioni di persone, sempre più abituati a vivere in una società multimediale.

Secondo uno studio condotto da EIAA, alla fine del 2005 risultava che l'utente italiano medio trascorreva ben 8 ore alla settimana online.

Ma che farà sempre al computer, questo mio piccolo genio?

Notte prima degli esami

Quando l'ultimo giorno di scuola dell'ultimo anno di liceo suona la campanella dell'ultima ora di lezione, sei sicuro che quello sia l'ultimo secondo della tua adolescenza.
Grandissima cazzata!


Notte prima degli esami, di Fausto Brizzi, con Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi e Giorgio Faletti, uno dei film italiani rivelazione della passata stagione.
A buon ragione...



Devo ammetterlo, non ho osato andare a vederlo al cinema quando il film è uscito nelle sale a febbraio. Pensavo, il solito filmuccio italiano da quattro soldi, i soliti pseudo attori che non sanno recitare, la solita moda...

Mi sono ricreduto quest'estate, quando ho deciso di leggere il romanzo omonimo e guardare il film al cinema... dopo qualche mese dall'abbuffata catodica e pubblicitaria, l'ho davvero apprezzato. Visto con in mente le note e il testo di una canzone indimenticabile di Antonello Venditti...



Purtroppo, dato il grande successo riscosso, se ne ora sta girando il seguito, ambientato però nel 2006, stravolgendo così l'atmosfera naif e, oserei dire, quasi elegiaca, degli anni 80...

Venerdì a Berna - Freitag in Bern

Venerdì 3 novembre ero a Berna. Salgo sul treno a Milano alle 10:21 e dopo solo quattro ore eccomi nel cuore della capitale elvetica.
Prima impressione: stazione grande, affollata ma ordinata, vendono i brezl caldi a soli 2 franchi, esco e c'è il sole... a novembre? In Svizzera?
bern
Ne approfitto e inizio a girare per il centro della città vecchia, patrimonio dell'UNESCO, dato che alle 15:45 avrei avuto appuntamento con mio cugino Pasqui sotto alla torre dell'orologio.
Vado verso il Parlamento (che è ovviamente coperto dalle impalcature...) e poi in direzione del ponte, da dove si può godere di una vista davvero piacevole su Berna.

zytglogge
Appuntamento allo Zytglogge: avranno pensato fossi un terrorista perchè, con gli occhiali da sole, coperto e bardato (perchè nonostante il sole a Berna c'era vento e all'ombra la temperatura crollava) continuavo a girare intorno alla costruzione per incontrare Pasqui: eccoci quindi pronti per continuare il tour della città schivando le frotte di sorridenti turisti giapponesi (anche qui) con le loro macchine fotografiche.

Il centro di Berna è davvero piacevole: si gira a piedi, tra edifici medievali, chiesette, torri e una lunga fila interminabile di Arkaden, i portici sotto cui si trovano tutti i negozi, i locali, le cioccolaterie della città. Girato l'angolo, appare in tutta la sua possenza la Cattedrale di Berna, con la sua torre alta 100 metri, la più elevata di tutta la Svizzera.

orsi
E infine, a Berna, cosa non poteva mancare? Una visita alla Fossa degli Orsi (Bärengraben), poco fuori dalla città vecchia, oltre il fiume Aare: gli orsi bruni, da secoli simbolo di Berna, vivono nelle due fosse e si lasciano ammirare e fotografare indefessi e indolenti dai turisti. Chissà cosa pensano gli orsi vedendo tutti i turisti che si affannano per fotografarli, che ridono a un loro minimo cenno? Chi sono quelli buffi?

12.11.06

La rosa di Versailles

In italiano è più nota come Lady Oscar, anime trasmesso la prima volta nel 1979, e adattato dal fumetto Berusayu no bara di Ryoko Ikeda pubblicato a puntate tra il 1972 e il 1973 in Giappone.

Per gli appassionati, un video musicale intenso, Dernière Danse.